martedì 10 giugno 2008

Kisaragi


Titolo originale: Kisaragi
Paese: Giappone
Anno: 2007
Regia: Yuichi Sato


Giappone, la giovane idol Miki Kisaragi muore suicida nel suo appartamento. Esattamente un anno dopo, 5 uomini si riuniscono per renderle omaggio.
Si tratta dei membri più assidui del forum online dedicato a Miki, nonchè i suoi più grandi fans.
Uno di loro sospetta però che la morte della ragazza sia in realtà un omicidio e comincia a puntare il dito sugli altri partecipanti alla riunione. Da qui partono accuse reciproche e confessioni a turno, in una serie di colpi di scena pressochè infinita che ci porterà alla soluzione finale del mistero (ma sarà vero?) e conclusione del film.
La storia si svolge interamente all'interno di un piccolo attico, giocando l'intero intreccio sui dialoghi e la fisicità teatrale di azioni e gesti compiuti dai protagonisti, annullati nella loro individualità tramite l'uso di vestiti identici e invitati a riconoscersi tramite nickname (metafora della spersonalizzazione insita nella comunicazione online), che si trovano a recitare una sorta di tragedia greca in uno spazio chiuso e soffocante (non a caso ad un certo punto comincia a piovere).
Unica eccezione sono i pochi flashbacks, quasi sempre rappresentati da una commistione di fumetto e fotografia (rimando al mondo inconscio dei ricordi).

Film che di spaventoso non ha nulla, che rischia forse di annoiare lo spettatore alla ricerca di continue emozioni visive e frenetiche, ma che tuttavia non risulta lento. Dialoghi ed interpreti perfettamente in sintonia rendono la trama in costante evoluzione, mantenendo alta la suspance e garantendosi così l'attenzione del pubblico nonostante le limitate suggestioni action-oriented e il modesto lato spettacolare.

Dieci piccoli indiani in versione treatral-nipponica, spesso citato come commedia ma ben lungi dall'esserlo, senza tuttavia risparmiarsi in trovate divertenti ed ironiche.

Brillante.

Voto: 7

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