martedì 10 giugno 2008

Attack the Gas Station


Titolo originale: Juyuso seubgyuksageun
Paese: Corea del Sud
Anno: 1999
Regia: Sang-Jin Kim


Notte. Un gruppo di ragazzotti un po' strambi decide di rapinare una stazione di servizio. Niente di eccezionale.
Passa un po' di tempo.
Notte. Il gruppo di ragazotti di cui sopra, annoiato mentre mangia noodles in un ristorantino di quartiere, decide di spezzare la monotonia rapinando una stazione di servizio. La stessa stazione di servizio. Salvo poi rendersi conto che a fingere di esserne i proprietari forse si guadagnerebbe di più. Da qui parte una serie di situazioni rocambolesche e assurde, di una violenza così buffa da suscitare risate incontrollate, alla stregua dei pestaggi a cui ci avevano abituati i classici Bud Spencer & soci.

Attack the Gas Station non è, ovviamente, un film horror. Anzi.
Film di poche pretese ma di sicuro effetto, denso di rimandi e citazioni (impossibile non pensarlo come risposta coreana ad Arancia Meccanica, di cui è sia figlio sia parodia sia omaggio), piacevole e divertente, nonostante tutto.
Nota di merito agli interpreti (mai sopra le righe), magnifici portabandiera di un disagio giovanile portato sullo schermo in maniera ironica e leggera, senza tuttavia cadere nello scontato. Sottile critica nei confronti della rigidità dell'educazione coreana (sia in famiglia che negli istituti scolastici, con particolare attenzione al mondo dell'arte e dello sport) alla quale si oppongono l'originalità ed il carattere anticonformista di quattro giovani che, proprio per questo, vengono puniti e spinti verso una vita di ribellione (personale e sociale).
Assolutamente significativo il finale, che non prevede punizione ma redenzione per i protagonisti che raggiungono la tanto agognata maturità proprio grazie a scorribande come queste e acquistano così il coraggio per realizzare i propri sogni.
Il tutto presentato in maniera divertente e spassosa, quasi come una medicina amara ricoperta di zucchero filato.
Geniale.

Voto: 7,5

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