mercoledì 4 giugno 2014

Confession of a Murder

Titolo originale: Nae-ga sal-in-beom-i-da
Paese: Corea del Sud
Regia:
Anno: 2012

 A quindici anni da una serie di omicidi, Lee Du-seok pubblica un libro molto dettagliato sui crimini affermando di esserne l'autore. Grande scalpore, parenti delle vittime indignati in cerca di vendetta (ci tentano anche parecchie volte nelle maniere più subdole e -stupide- fallendo sempre), polizia sotto stress e nel caos più totale.. mentre il ragazzetto diventa una sorta di macabro divo. Tanto da avere perfino una folta schiera di ragazzine invasate e innamorate di lui (le beliebers non sono nulla al confronto, n.d.V.) che fondano un fan club e lo seguono ovunque inneggiandolo a idolo e musa.
L'ispettore Choi, che al tempo indagò sugli omicidi, è però perplesso e non crede che Lee sia il vero assassino. Seguono innumerevoli scontri-incontri che culminano in un face-to-face televisivo durante il quale la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità..verrà a galla.
Inutile dire che le cose non sono semplici come sembrano.

A prima vista sembra essere un normale poliziesco. Confession però gioca con la mente dello spettatore, confondendolo e spingendolo a provare sentimenti contrastanti per i personaggi sbagliati. Di continuo. Dalla prima all'ultima scena, non si è mai totalmente certi di cosa sia cosa e chi sia chi (almeno in teoria, ovvio che ad un certo punto si fa 2+2 e ci si arriva..), trascinati in una serie di flashbacks e intermezzi a metà, in cui non vediamo mai tutti i lati della medaglia.

Un bel film, diretto egregiamente e con una buona fotografia. Ottimi gli interpreti, ottima la colonna sonora. Unica pecca.. la scena dell'inseguimento verso il finale è un po' troppo.... fantasiosa.
Ad ogni modo, consigliatissimo.

Voto: 8


 

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