martedì 14 luglio 2009

White Lady



Titolo originale: White Lady
Paese: Filippine
Anno: 2006
Regia: Jeff Tan



Pearl si iscrive al college insieme all'amico di infanzia e si trasferisce in un campus dall'aria un tantino hippie, in una città non ben definita, su un'isola non ben definita, nelle Filippine. E' povera, proviene da un'isoletta sperduta e per giunta fa parte di una "etnia" malvista nella grande città. Buona e sincera, viene presa di mira dal classico gruppo di bulli scolastici (in questo caso ragazzette alla moda un po' scosciate e stupidotte) salvo poi finire col diventare la fidanzatina del classico belloccio della situazione (con conseguente disperazione del povero amico frustrato).

Fin qua nulla di originale. Anche l'apparizione del fantasma di turno, la solita donna bianca coi lunghi capelli neri, non fa che aggiungere ovvietà al già ovvio copione trito e ritrito. Naturalmente il tutto si risolverà in un'escalation di colpi di scena e scoperte degne della migliore soap opera made in U.S.A. , fino all'altrettanto scontato lieto fine.

Registicamente pari al filmino della comunione di mio cugino, che risale probabilmente all'epoca precambriana, e popolato da attori espressivi quanto una salma durante un funerale, White Lady è di fatto una perla nel panorama horror filippino, che di fatto è pressochè inesistente.
Interessante comunque l'ambientazione, soprattutto per quanto riguarda la magione in cui sembrerebbe abitare una fantomatica Christina (no, la Casa di Cristina, per quanto brutto film, non c'entra purtroppo) che riporta alla mente le antiche dimore coloniali di New Orleans e dintorni. Divertente per noi occidentali anche l'audio originale popolato da frasi in inglese mescolate a idioma locale in una sorta di minestrone linguistico a tratti esilarante.

Un film da vedere per farsi quattro risate con gli amici, se proprio tutti i bar della zona sono chiusi e il cane ha già fatto la passeggiatina serale.

Voto: 4



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